Acerca de

PROGETTO DI VITA
PERCORSO-SISTEMA
"IL FILO DI ARIANNA"
Come affrontare il giorno per giorno della vita quotidiana? Come intessere una relazione di qualità con il proprio figlio, la propria figlia, e sostenerli al meglio nel proprio percorso di crescita?
Al di là del tempo scuola e del tempo dedicato alle terapie il vivere quotidiano è ricco di momenti pregnanti;
occasioni potenti per sviluppare il pensiero, il linguaggio... gli apprendimenti
sostenendo una maggior consapevolezza e autodeterminazione.
SUPPORTO ALLA FAMIGLIA NEL "DISEGNARE" UN PROGETTO VITA: PERCORSO-SISTEMA "IL FILO DI ARIANNA"
Intervenire nella cornice del progetto vita significa pensare che ogni azione, ogni supporto da mettere in atto, debba essere funzionale a sostenere la formazione globale della persona con disabilità, dalla nascita alla vita adulta.
Casa, scuola, tempo libero e lavoro sono gli ambiti in cui ogni azioni deve agire in sinergia con le altre, concorrendo alla maturazione della persona verso una vita autonoma e indipendente e una cittadinanza attiva.
Il progetto di vita prevede l'idea che qualunque azione, intervento, occasione ipotizzata rappresenti un tassello che si unisce agli altri sostenendo la persona nel suo cammino di crescita. E' diverso per ciascuno, unico e originale, un vero e proprio vestito cucito su misura.
Non rappresenta una somma lineare di servizi preesistenti e pre-organizzati, ma un'insieme di occasioni, nei diversi ambiti di vita, un coordinamento tra opportunità esistenti e altra da progettare, radicate nel contesto di vita.
Questo è lo scopo del Progetto “Il Filo di Arianna”, un percorso pedagogico, di ricerca-formazione-azione, finalizzato a progettare occasioni nella vita quotidiana, di apprendimento, socializzazione e sviluppo di autonomie, volti a migliorare la qualità di vita, l'autonomia e l'indipendenza, del bambino/della persona con deficit nei differenti contesti esistenziali: casa, scuola, tempo libero e lavoro.
Grande attenzione è dedicata all'aspetto inclusivo e al potenziamento dell'intenzionalità e dell'autodeterminazione.
FINALITA' DEL PERCORSO
La finalità del Percorso è quella di costruire, insieme alla famiglia e alla stessa persona con deficit, un modello alternativo di presa in carico, uscendo da schemi già pre-organizzati (strutture e servizi standardizzati) sulla base di un criterio di prerequisiti, attraverso la messa in atto di azioni progettuali, mediazioni, strategie e strumenti mediatori per attivare la comunità e consentire alla persona di viverla, alla pari di ogni altri cittadino.
Un buon intervento educativo inclusivo, realizzato fin dall’infanzia, risulta decisivo per una tempestiva prevenzione all’emarginazione e per un buon sviluppo psico-fisico, andando a contrastare gli handicap che i deficit propongono.
COSA OFFRE IL PERCORSO
Il Percorso offre la possibilità di ricercare e ipotizzare interventi e occasioni progettuali che non puntano solamente alla mera acquisizione di competenze (saper leggere l'ora, attraversare la strada, cucinare, riconoscere il denaro, leggere e scrivere...) o risolvere comportamenti problematici, ma soprattutto al potenziare nella persona una coscienza intenzionale, ovvero quella capacità di costruire significati, comprendere la realtà che ci circonda con le sue regole (tempo, spazio, oggetti, relazioni... ) e agire su di essa con maggior adeguatezza e intenzionalità.
Saper leggere l'ora, consultare un calendario, contare il denaro... ma a che scopo? Perchè si hanno impegni, adeguate responsabilità, anche incontrando errori e imprevisti, e sperimentando le conseguenze delle proprie azioni.
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA
La famiglia ha un ruolo fondamentale nel progetto vita del proprio figlio. Non può essere considerato un mero osservatore e fruitore di servizi, ma protagonista attivo all’interno di una rigorosa co-progettazione.
Il contesto casa è infatti il primo potente ambito di intervento nel quale far nascere e coltivare nella persona emozione di conoscere e desiderio di esistere. Perchè questo avvenga è importante sostenere la famiglia nel suo immaginario, anche riscoprendo la possibilità di sognare futuri ancora sconosciuti e ricchi di differenti possibilità, indipendentemente dalla complessità degli handicap; quell'immaginario che spesso viene infranto al momento della comunicazione della diagnosi.
Per questo, nel percorso Filo di Arianna, vi è grande attenzione al supporto e all'orientamento della famiglie, seguita mensilmente da un team multidisciplinare di professionisti, Pedagogisti e Psicologi che seguono i riferimenti teorici e metodologici del Metodo Emozione di Conoscere e nel Modello Empatico-Relazionale




PROTOCOLLO DI INTERVENTO
All'interno del Percorso ogni famiglia (e il suo Operatore/Educatore di riferimento) viene monitorata e supportata periodicamente da un'equipe multidisciplinare (un tutor pedagogico e un tutor psicologico) all'interno di un rigoroso protocollo fatto di supervisioni mensili e di formazioni periodiche che consentono di:
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delineare nel tempo un progetto personalizzato, che andrà via via "cucito su misura", finalizzato a sostenere la maturazione delle persona in tutte le aree del suo disegno esistenziale (casa, tempo libero, scuola e poi il lavoro
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raccogliere in itinere dati utili al fine di ipotizzare, sperimentare e verificare buone prassi di intervento, strumenti mediatori e strategie operative per superare/contrastare gli handicap che i deficit propongono;
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definire una mappa dei sa fare della persona, un profilo di funzionamento per individuare barriere da contrastare e facilitatori da sostenere e potenziare;
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mettere in sinergia il potenziamento delle autonomie, con la socializzazione e lo sviluppo degli apprendimenti;
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supportare la famiglia a costruire e ri-costruire un’idea del proprio figlio, superando una visione difettologica verso una sempre maggior consapevolezza nel giorno per giorno, per sostenere uno sviluppo originale dei suoi potenziali cognitivi ed affettivi;
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creare una rete di famiglie per la condivisione di buone prassi, supportata e orientata da professionisti della Psicologia Clinica e della Pedagogia Speciale su tematiche specifiche come: sessualità, rapporto con i fratelli, socializzazione, tempo libero, inserimento lavorativo, diritti...;
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fornire supporto e consulenza nel rapporto con la Scuola;
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coltivare occasioni per attivare una rete di relazioni nel proprio territorio di appartenenza
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attuare protocolli per l'inserimento lavorativo;
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fornire supporto e progettualità per esperienze di vita indipendente